Nuova Via Crucis interna
La Parrocchia
Stazioni Via Crucis
25 Ottobre 2023
Rappresentazione delle singole stazioni non a figura intera ma a mezzo busto.
Ralizzate dall’artista locale prof. Flaviano Ortu
Prof. Flaviano Ortu:
Ho pensato di concentrare e riassumere le scene attraverso le espressioni dei volti e delle mani dei personaggi.
È una pittura realistica ma non ritrattistica, per il volto del Cristo mi sono ispirato ad alcuni canoni propri della pittura (scrittura) delle icone: fronte alta, naso sottile, bocca piccola.
Tecnica: preparazione delle tavole in multistrato marino, disegno al centro delle tavole di una piccola croce nascosta dalla stesura di una sottile garza incollata con colla di coniglio su cui sono state stese diverse mani di gesso di Bologna che risulta essere un’ottima base per accogliere i colori a tempera acrilica e a olio. Sono presenti alcuni inserti in lamina d’oro nelle aureole, nelle cornici perimetrali e in piccoli elementi decorativi delle vesti. La croce è costituita da un solo braccio ma con la presenza di linee sottili parallele poste perpendicolarmente allo stesso in modo da dare l’idea della croce completa.
Sono presenti alcuni elementi simbolici:
Nella II Stazione in modo stilizzato, è raffigurata la frusta, in rilievo dorato (utilizzata per colpire il corpo di Cristo);
Nella X stazione dove Gesù viene spogliato dalle vesti sono raffigurati in rilievo i dadi che i soldati hanno usato per spartirsele;
Nella XII stazione dove Cristo muore in croce sono raffigurate la lancia e la canna con la spugna imbevuta di aceto, nel cielo che si oscura compare la luna non più piena ma leggermente a falce, infatti la Pasqua Cristiana è sempre fissata alla prima domenica successiva al plenilunio di primavera dove la luna non è più piena;
Nella XIII stazione Gesù è deposto dalla croce con la presenza della Madre in pietà, in secondo piano è raffigurata la base della croce con il teschio di Adamo su cui scorre il sangue del Cristo “riferimento all’albero della croce che nasce dalla bocca di Adamo”;
Nella XIV stazione Gesù è all’interno del sepolcro, deposto su una lastra di pietra che richiama la lastra marmorea che è tutt’ora presente all’ingresso della Chiesa del Santo Sepolcro a Gerusalemme, il telo già steso sotto il corpo di Cristo è in parte piegato al lato della testa pronto per essere totalmente steso, “è un richiamo alla Sindone”. L’interno del sepolcro è evidenziato da semplici linee stilizzate dorate, la pietra è già rotolata lasciando la tomba aperta da cui entra la “luce”, allusione alla resurrezione.
Nel dipingere il corpo di Gesù mi sono ispirato al Crocifisso trecentesco, detto di Nicodemo, che si trova nella chiesa di San Francesco a Oristano.
Nelle tavole delle tre cadute, la III, VII e IX stazione, il Cristo giace per terra tra la polvere e i sassi;
Nella IV stazione Gesù appoggia la mano sulla spalla della Madre, Lei, con le lacrime agli occhi compie lo stesso gesto;
Nella V Stazione Gesù è come stupito che qualcuno lo aiuti a portare la croce;
Nella VI stazione la Veronica compie l’atto di pietà asciugando il volto di Gesù con un telo su cui rimane l’impronta del volto;
Nell’VIII stazione Gesù sembra quasi confortare le pie donne con un gesto di “accarezza”;
XI stazione Cristo è inchiodato alla croce: qui ho voluto evidenziare il dettaglio della mano su cui è conficcato il chiodo e la corda che ferma i polsi alla croce.
Nella I stazione in primo piano Gesù con le mani legate strette, in secondo piano Pilato se ne lava le mani (a significare come pur non avendo trovato alcuna colpa in Lui lascia ai sommi sacerdoti e il popolo la decisione ultima);
Nella III stazione Gesù cade una prima volta, è raffigurato che giace a terra, sotto il peso della croce, tra la polvere e i sassi, sono ben visibili le vene in risalto sul volto e su braccia e mani a causa dell’immane sforzo;
VII stazione Gesù cade una seconda volta, Sul volto è ben visibile tutta la Sua sofferenza, rivoli di sangue scendono sul volto dalle ferite causate dalla corona di spine;
Nella IX stazione la terza caduta Gesù esausto giace a terra, la trave della croce infierisce ulteriormente con tutto il suo peso sulla spalla e il braccio destro.
Il lavoro si è svolto in varie fasi: un primo incontro teorico per capire le esigenze del committente, a seguire presentazione delle prime bozze realizzate a penna, in piccole dimensioni, successivamente un terzo incontro con i cartoni dei disegni a matita delle quattordici stazioni in misura reale, inizio della realizzazione pittorica, e prima di finire quarto e prova sul posto.